Il 29 Marzo si è svolto il webinar di Motore Sanità dal titolo “Progetto CRP”, realizzato con il patrocinio di Federfarma, FIMMG e G.I.S.A e sponsorizzato da Roche Diagnostics S.p.A.
L’Evento ha cavalcato due temi di estrema importanza ed attualità: “CRP ed innovazione nella diagnostica di Primo Livello”, focalizzandosi sull’importanza della Proteina C Reattiva come biomarcatore, soprattutto nella nuova era dell’assistenza territoriale.
Roche Diagnostics e Sanità: impegno e sforzi comuni
Perché sponsorizzare un Evento che parla della Proteina C Reattiva?
Roche Diagnostics S.p.A. condivide, a livello aziendale, una forte sensibilità ed attenzione nei confronti della prevenzione dell’antibiotico-resistenza.
Le soluzioni diagnostiche dovrebbero essere presenti in ogni fase dei percorsi di cura dei pazienti, poiché giocano un ruolo chiave nell’ottimizzazione del percorso decisionale, con un impatto tangibile sia sul paziente sia sul sistema sanitario.
I test della Proteina C Reattiva rientrano in quest’ottica e Roche Diagnostics S.p.A si impegna per ottenere risultati consistenti, a fianco delle istituzioni sanitarie.
Ma facciamo un po’ di chiarezza: cosa si intende per CRP?
La Proteina C Reattiva, nota anche come CRP (C-Reactive Protein), è una glicoproteina fisiologicamente non presente, o in bassissime concentrazioni, nel torrente circolatorio.
Questa viene però rilasciata nel sangue in seguito ad un’escalation dello stato infiammatorio di un organismo in risposta a diverse condizioni come:
● infezioni da microrganismi patogeni, batteri o virus, più o meno comuni (come ad esempio: influenza, cistite ecc…);
● presenza di malattie autoimmuni, danni cardiovascolari e neoplasie;
● interventi chirurgici.
La sua concentrazione ematica aumenta infatti nella fase acuta di queste condizioni e rapidamente può raggiungere valori centinaia di volte superiori (fino a 500-1.000 mg/L) rispetto alle condizioni basali (generalmente non superiori a 5-6 mg/L).
Elevati livelli di Proteina C Reattiva: quali sono i rischi?
Elevati livelli di Proteina C Reattiva rappresentano un campanello di allarme (indice di flogosi) per lo stato di salute dell’organismo, poiché valori fuori dalla norma di CRP sottintendono uno stato infiammatorio la cui origine è incerta e sconosciuta; questo è il motivo per cui ad un test della Proteina C Reattiva seguono ulteriori approfondimenti diagnostici più specifici.
Analisi in farmacia della Proteina C Reattiva: quali sono i vantaggi?
La CRP è molto interessante dal punto di vista prognostico per valutare il decorso e l’entità di un processo infiammatorio o per determinare l’efficacia di una scelta terapeutica.
E’ sempre bene fare riferimento al proprio medico di base o al proprio farmacista di fiducia per una corretta comprensione delle analisi della Proteina C Reattiva.
Vuoi sapere dove poter fare le analisi della Proteina C Reattiva nel tuo Comune? Quipuoi trovare la Farmacia più vicina a te.
Point-of-Care Test e CRP: nuove opportunità per la diagnosi di prossimità?
Per le figure sanitarie coinvolte e soprattutto per il paziente, l’accesso al test di misurazione della CRP può essere effettuato direttamente in setting Point-of-Care.
I test eseguiti al Point-of-Care (POCT), ovvero presso il punto di assistenza o cura, sono considerati analisi svolte in prossimità del luogo di cura del paziente, attraverso strumentazioni di dimensioni più ridotte rispetto a quelle destinate ai servizi di medicina di Laboratorio.
L’obiettivo è supportare una diagnostica capillare, per portare l’efficacia e l’accuratezza della diagnostica anche al di fuori delle grandi strutture sanitarie, verso luoghi più vicini al paziente.
Potenziare la possibilità di sfruttare queste strutture, come presidio per esami diagnostici di primo livello, comporta la valorizzazione della medicina territoriale, che si realizza ad esempio attraverso le Farmacie, gli ambulatori medici sul territorio, le case della salute.
Perché parlare di antibiotico-resistenza?
L’uso inappropriato degli antibiotici è tra le principali cause di antibiotico-resistenza, un fenomeno sanitario critico e di rilevanza globale. I “superbatteri”, altresì conosciuti come superbug, sono ceppi batterici che mutano il proprio patrimonio genetico e quindi la propria capacità di resistere ai farmaci utilizzati per il trattamento delle infezioni da essi provocate.
L’uso eccessivo di antibiotici, in termini di “uso inappropriato”, favorisce questo scenario.
La Proteina C Reattiva ci offre una soluzione, senza compromettere il processo di cura dei pazienti; in pratica, precisi valori di CRP rispecchiano la presenza di batteri o virus nell’organismo, in modo da individuare l’origine scatenante di un’ infezione.
Durante il Webinar, Francesco Menichetti, Presidente del Consorzio G.I.S.A., ha difatti dichiarato:
“E’ evidente che un uso intelligente e sistematico della CRP è in grado di fornire un importante ausilio per il clinico aiutandolo nell’adeguata valutazione dell’efficacia dell’antibioticoterapia e dando importanti indicazioni sulla sua durata”
Ha poi concluso, affermando: “È infatti proprio la durata dell’antibioticoterapia uno dei punti chiavi che un buon programma di stewardship antimicrobica deve perseguire: terapie antibiotiche brevi, se efficaci, impattano meno sulla flora microbica intestinale e contribuiscono nel contenere il fenomeno dell’emergenza dei microbi resistenti”.
Quipuoi visualizzare il video completo dell’Evento.
CRP in Pediatria e Medicina Generale: il Point-of-Care
Dati scientifici autorevoli assistono la Pediatria di territorio e la Medicina Generale, dal momento che in entrambi questi mondi è particolarmente diffuso un uso inappropriato di antibiotici.
Le linee guida internazionali supportano l’impiego della Proteina C Reattiva in Point-of-Care come test diagnostico utile alla lotta contro l’antibiotico-resistenza.
I dati suggeriscono che l’utilizzo di questo test nel Point-of-Care, come in Farmacia, negli ambulatori o nelle case della salute, rappresenta uno strumento di appropriatezza e di supporto all’assistenza sanitaria territoriale, oltre ad essere altamente efficace, con la conseguente riduzione del rischio assoluto nella prescrizione di antibiotici pari al 15-22%.
“Si avvicina per il cittadino la possibilità, con un semplice esame eseguito comodamente in farmacia, di poter gestire in appropriatezza l’utilizzo dell’antibioticoterapia, escludendone l’impiego quando non necessaria, aspetto molto importante per la lotta all’antimicrobico-resistenza”, ha commentato Claudio Zanon, Direttore Scientifico di Motore Sanità.
Alla conclusione del progetto presentato da Motore Sanità, è stato creato un documento di sintesi che verrà sottomesso alla Commissione Sanità del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati per portare l’argomento all’attenzione delle Istituzioni.
Quipuoi visualizzare la documentazione completa prodotta.
Proteina C Reattiva: quale futuro ci aspetta?
La diagnostica di prossimità è destinata a trasformare, nel futuro prossimo, il modo di erogare l’assistenza sanitaria nelle cure primarie con benefici diretti sui pazienti e sul Sistema Sanitario Nazionale. Il Sistema Salute necessita di semplicità, accessibilità ed interazione continua fra tutte le realtà sanitarie, in modo da garantire il diritto alla salute ad ogni cittadino, ovunque ed in qualsiasi momento.
Bibliografia
● 2022. Documento di Sintesi – Progetto CRP. [online] Disponibile su:
PROGETTO CRP
● ALTIS. 2022. EVOLUZIONE E RUOLO DEL FARMACISTA SUL TERRITORIO: SANITA’ DI PROSSIMITA’, NPT E POCT – ALTIS. [online] Disponibile su:
EVOLUZIONE E RUOLO DEL FARMACISTA SUL TERRITORIO: SANITA’ DI PROSSIMITA’, NPT E POCT
● Aifa.gov.it. 2015. Antibiotico resistenza: un’indagine dell’OMS rivela una scarsa conoscenza del fenomeno a livello globale. [online] Disponibile su:
https://www.aifa.gov.it/