Ogni inverno il solito Streptococco Cos’è, sintomi, test e come difendersi

Che cosa è lo streptococco?

Streptococco è un termine che indica un gruppo di batteri gram-positivi a forma tondeggiante/ovoidale, da qui il nome comune di “cocchi”. È una famiglia che comprende numerose specie, molte sono presenti nell’ambiente e alcune colonizzano l’uomo, e sono proprio queste ultime, che in determinate circostanze, possono causare infezioni minori -faringite e tonsillite- fino ad arrivare a patologie più gravi -polmonite, endocardite e meningite.1
In particolare lo streptococco pyogenes, anche detto Streptocco di gruppo A (GAS), è il vero protagonista delle stagioni fredde, perchè costituisce una delle cause più comuni di infezioni nei bambini, soprattutto durante il periodo invernale.4

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Quali sono i sintomi? E come distinguerlo dalle forme virali

I sintomi da infezione faringea da streptococco si manifestano in genere dai 2 ai 4 giorni dopo il contagio e sono: mal di gola, dolore durante la deglutizione, faringite o faringo-tonsillite, dove le tonsille appaiono ingrossate e arrossate. Qualche volta possono comparire le cosiddette placche che, tuttavia, possono manifestarsi anche a seguito di un’ infezione virale. A causa della sovrapposizione di alcuni sintomi, distinguere clinicamente tra infezione da streptococco e infezione virale può essere difficoltoso. Tuttavia, sintomi come congiuntiviti, raffreddore, tosse, afonia sono caratteristici delle forme virali e non streptococciche.2 Per questo motivo è necessario sempre rivolgersi al proprio medico o pediatra per una diagnosi certa!

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Come si trasmette?

Lo streptococco si trasmette facilmente attraverso l’inalazione di goccioline provenienti dalle secrezioni di una persona infetta che starnutisce o tossisce, oppure tramite il contatto diretto con superfici contaminate o ferite infette.1 Questo batterio tende a circolare soprattutto durante i mesi invernali, quando le condizioni ambientali favoriscono la trasmissione delle infezioni respiratorie. Questo può portare a epidemie stagionali di mal di gola streptococcico e altre infezioni, facilitate dalla frequentazione di centri di aggregazione come scuole, palestre e asili.2
La fascia pediatrica (5-15 anni) è la più suscettibile.

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Il pericolo maggiore di trasmissione si ha quando la persona infetta è nel pieno della sintomatologia; in assenza di trattamento antibiotico, la contagiosità permane per ben 3 settimane dopo la comparsa dei sintomi. Invece dopo 24/48 ore di trattamento antibiotico, i soggetti affetti non sono più contagiosi.1

Come si diagnostica lo streptococco?

La diagnosi delle infezioni da streptococco nei bambini viene solitamente effettuata attraverso un esame fisico, quindi tastando i linfonodi sotto la mandibola, e l’esecuzione del test rapido, che consiste in un tampone che viene passato accuratamente su tonsille e faringe.
I test rapidi sono normalmente sufficienti per arrivare ad una diagnosi corretta. In presenza di risultati negativi ma con quadro clinico da Streptococco, è necessario eseguire la coltura.2

Il test rapido per lo Streptococco può essere eseguito direttamente in farmacia dal farmacista, come riporta una circolare di Federfarma che richiama l’articolo di legge del 2022.5 Tramite il sito QuiPuoi è possibile trovare la farmacia più vicina che esegue il test dello Streptococco

Quali possono essere le complicanze da Streptococco

Possono essere complicanze sistemiche come la febbre reumatica in cui l’infezione colpisce il cuore, le articolazioni, la pelle e il cervello; oppure complicanze che coinvolgono principalmente alcuni organi come i reni (glomerulonefrite), il cuore (endocardite), le meningi (meningite), l’orecchio medio (otite media).3
La Scarlattina è un’altra complicanza della faringite streptococcica che si manifesta con un’eruzione cutanea rossa e papulosa, simile a quella della scottatura solare, e con la lingua a fragola (gonfia e rossa).
È importante consultare un medico se si sospetta un’infezione batterica per ricevere una diagnosi accurata e un trattamento antibiotico tempestivo al fine di prevenire o gestire eventuali complicanze.1

Prevenzione

È importante adottare misure preventive per ridurre la diffusione delle infezioni da streptococco, specialmente nei bambini. Alcuni suggerimenti utili includono:

  • Lavarsi le mani regolarmente con acqua e sapone per almeno 20 secondi.

  • Coprire bocca e naso con un fazzoletto o il gomito piegato per evitare la diffusione dei batteri nell’aria quando si tossisce o starnutisce.

  • Evitare il contatto ravvicinato con persone infette può ridurre il rischio di contrarre infezioni da streptococco.6

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Questo batterio può essere contratto numerose volte poiché ne esistono molti sottogruppi, quindi una volta contratta l’infezione non si ottiene un’immunità permanente. Purtroppo non esiste un vaccino, per cui la prevenzione si basa esclusivamente sulle misure di prevenzione citate precedentemente.

Se un bambino sviluppa un’infezione da streptococco, è importante consultare un medico per una diagnosi accurata e iniziare tempestivamente un trattamento appropriato con antibiotici.
Poichè già a 24/48 h dall’inizio della terapia antibiotica, l’individuo non è più contagioso.2